L’attacco di ansia, che può raggiungere il suo culmine sfociando in un vero e proprio attacco di panico, si scatena solitamente come conseguenza di un’eccessiva preoccupazione. Nelle sessioni precedenti (cosa sono gli attacchi di panico e affronta ecc) abbiamo visto come gli attacchi di panico siano il risultato di “catastrofiche interpretazioni” di eventi fisici e mentali, erroneamente considerati segni di un imminente disastro, quale avere un attacco cardiaco, svenire, soffocare o diventare pazzo.
Come può essere gestito in fase acuta un attacco di panico?
- Applicare una tecnica di respirazione lenta
Gli effetti somatici del panico sono dovuti ad un incremento della quantità di ossigeno introdotta nell’organismo a causa di un aumento della frequenza respiratoria. Per riportare l’ansia entro i limiti accettabili bisogna riuscire ad allontanarsi mentalmente dalla sua causa, fermare la necessità impellente di analizzare il problema nei suoi dettagli peggiori e concentrarsi sul proprio respiro, in modo tale da spostare l’attenzione dalla mente al corpo. Iniziate a respirare molto lentamente, contando fino a 5 sia per ogni inspirazione sia per ogni espirazione. Concentratevi sul ritmo del vostro respiro, sull’aria che entra attraverso le narici e riempie i polmoni, per poi fuoriuscire, sempre molto lentamente. In questo modo, darete la possibilità al vostro organismo di ri-equilibrare la quantità di ossigeno incorporata e i sintomi del panico si ridurranno.
- Attenzione al momento presente
Cercate di concentrare la vostra attenzione al momento presente, nel qui ed ora. Osservate l’ambiente circostante, ciò che sta accadendo intorno a noi, spostando l’attenzione selettiva dai pensieri catastrofici al luogo e/o persone circostanti. In questo modo vi potrete tranquillizzare, rendendovi conto che non sta accadendo nulla di terribile, ma che si tratta di una paura che proviene dal vostro mondo interno e che può essere gestita.
- Ripetersi una frase che possa aiutare
In quei momenti può esser di aiuto ripetersi una frase alla quale crediamo, del tipo “So che si tratta di ansia…è capitato già tante volte…ora passa…e tra poco starò meglio”.
- Accogliere l’ansia senza giudicarla
L’ansia generalmente tende ad aumentare raggiungendo un picco massimo, superato il quale si riduce. In quei momenti può essere d’aiuto, invece che opporsi ad essa, rallentare il ritmo del respiro e lasciare che l’ansia faccia il suo corso, provando ad osservare quello che sta accadendo senza giudicarsi.
E’ importante precisare come queste tecniche possano essere un ausilio per fronteggiare le fasi acute dell’ansia e del panico, ma non sono la soluzione definitiva al problema.
Nemmeno l’assunzione di farmaci, seppur necessari in alcune situazioni, risolvono definitivamente la problematica.
Se si presenta un disturbo da attacchi di panico (vedi articolo cos’è il panico), può essere utile una psicoterapia, necessaria per riconoscere il circolo vizioso attivato dall’attacco di panico e sviluppare un cambiamento nel modo di interpretare gli eventi, i propri pensieri e le proprie emozioni. Spesso quando si sviluppa questo tipo di disturbo si mettono in atto delle strategie protettive (es: evito di andare a quella festa o di frequentare luoghi affollati) che apparentemente sembrano “salvifiche”. In realtà con il tempo peggiorano l’autonomia personale e rendono la vita molto invalidante. Per questo può essere molto utile il confronto con un esperto.
Al tempo stesso, imporsi di affrontare tutte le situazioni, senza prima aver riflettuto sui motivi che stanno alla base dell’evitamento e dell’attacco di panico può avere degli effetti controproducenti.
E’ molto importante riconoscere il messaggio che il corpo ci sta mandando facendoci sperimentare l’esperienza del panico, ci sta dicendo “stai tirando troppo la corda” o “è un periodo di stress…rallenta!” o “fermati c’è qualcosa che non va..”. Applicare le tecniche di gestione dell’ansia o assumere farmaci senza chiedersi il motivo per il quale l’ansia si sta presentando può risolvere momentaneamente il problema ma il rischio di ricaduta è molto elevato.
Un trattamento incentrato sia sulla gestione della componente sintomatologia sia sull’esplorazione del significato del sintomo è l’approccio maggiormente indicato in questi casi. Esso consente di superare il momento di crisi acquisendo quella consapevolezza necessaria per poter decidere in che modo cambiare la propria vita.