Rilassiamo il corpo per liberare la mente: la respirazione lenta

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Rilassiamo il corpo per liberare la mente: la respirazione lenta

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In questo articolo vorrei parlarvi di tecniche di rilassamento e respirazione. La nostra mente e il nostro corpo non sono due entità separate ma sono in stretta e continua comunicazione. Così come i nostri pensieri sono in grado di influenzare il ritmo della nostra respirazione, allo stesso tempo anche il nostro corpo può influenzare la nostra mente.

Molto persone che arrivano nel mio studio, quando propongo loro di sperimentare la respirazione lenta non sempre trovano semplice e immediato praticarla. Io stessa prima di prendere dimestichezza la trovavo “impegnativa e faticosa”, quindi non scoraggiatevi se vi capita di pensare ciò, all’inizio è normale. Il giovamento che ne deriva una volta acquisita maggior dimestichezza è notevole.

A volte siamo talmente tanto  impegnati dalle incombenze quotidiane e “indaffarati” che riteniamo di non poterci fermare, di non avere tempo. In realtà per poter produrre in modo sano abbiamo bisogno di recuperare energia, dobbiamo anche saperci rilassare.

Partiamo dalla base: una delle modalità più diffuse per rilassare il corpo e la mente l’uso di tecniche si basano sulla modificazione e sulla consapevolezza della respirazione.

Provate a soffermarvi o a ripensare alla vostra respirazione quando vi sentite agitati e ansia. Probabilmente noterete che il ritmo del vostro respiro aumenta in modo automatico, la respirazione è rapida, poco profonda ed effettuata con il petto, con il torace. In questo modo il nostro organismo riesce ad incamerare una maggior quantità di ossigeno e si prepara all’azione.

Se provate invece a pensare alla vostra respirazione in un momento di tranquillità noterete che il ritmo del respiro è più lento, più calmo e la respirazione più profonda, diaframmatica, di 2pancia”.

La quantità di ossigeno che introduciamo nel corpo è in grado di influenzare la nostra mente e i nostri pensieri. In momenti di forte stress, l’incremento della respirazione può diventare talmente concitata da generare delle  crisi di ansia fino ad arrivare al vero e proprio attacco di panico (per una spiegazione dettagliata di questo aspetto potete cliccare qui Attacchi di panico: cosa sono?).

Rallentare il ritmo del respiro ci può aiutare a ritrovare la tranquillità non solo fisica ma anche mentale, ci aiuta a ritrovare un buon equilibrio tra mente e corpo, equilibrio necessario mente per tornare ad essere creativi e produttivi.

In termini pratici come possiamo fare per modificare la nostra respirazione?

Uno dei modi possibili è proprio quello che consente di modificare consapevolmente il ritmo del respiro, ricreando una respirazione simile a quella che abbiamo quando siamo già tranquilli.

Punto 1: ENTRARE IN CONTATTO CON IL RESPIRO

Ora vediamo concretamente come procedere. Prendetevi qualche minuto per dedicarvi solo a voi stessi. Sedetevi comodamente in poltrona o sdraiatevi in posizione supina con gambe e braccia distese lungo i fianchi. Ritagliatevi un momento in cui siete soli o se c’è qualcuno con voi chiedete di non disturbarvi per qualche minuto. Spegnete il telefono o qualsiasi fonte che recare disturbo.

A questo punto posizionate una mano sulla pancia, sotto lo stomaco e l’altra mettetela sul petto. Vi chiedo di provare a concentrarvi unicamente sul ritmo del vostro respiro lasciando che i pensieri che vi passano per la testa possano scorrere senza che voi vi prestiate attenzione. Le mani sulla pancia e sul torace vi consente di capire meglio con quale parte del corpo state respirando.

Provate a fare un respiro profondo, a pieni polmoni con il petto e chiudete gli occhi. Osservate come si muove il vostro corpo, concentratevi sull’aria che entra dalle narici, riempie i polmoni e lentamente esce. Ora senza sforzarvi eccessivamente provate a respirare con la pancia, gonfiate l’addome ad ogni inspirazione e rilasciate ad ogni espirazione. Per esser sicuri che state respirando con la pancia potete osservare la mano appoggiata sull’addome.

Occupatevi solo di respirare ad occhi chiusi e fatelo per 3-4 minuti, osservate il vostro respiro, è l’unica cosa importante al momento.

Come è andata?

Se siete riusciti a lasciar andare un po’ il controllo vi sarete accorti che il corpo comincia a rilassarsi e la mente si “svuota”, abbandona i pensieri e le preoccupazioni concentrandosi sul respiro.

Se non ci siete riusciti, non arrabbiatevi con voi stessi. Ognuno di noi ha tempistiche diverse. Ripetete la tecnica finchè non vi sentite tranquilli.

Passo 2: CALMARE IL RESPIRO

A questo punto proviamo a passare allo step successivo. Vi chiedo di continuare a respirare sempre nello stesso modo ma provando a rallentare ulteriormente la frequenza respiratoria. Fate in modo che l’espirazione sia più lunga dell’inspirazione. Potete aiutarvi contando: 1001, 1002, 1003 per ogni inspirazione e 1004, 1005, 1006 prolungando la parte finale per ogni espirazione. Inspirate con il NASO ed espirate in modo più lungo con la BOCCA mantenendo tutta la vostra attenzione sulla PANCIA. Anche in questo caso prendetevi 3-4 minuti.

Com’è andata?

Prendendo dimestichezza con la tecnica vi accorgerete che riuscirete a stare meglio nel vostro corpo, acquistando maggior sicurezza.

Praticare la tecnica nei momenti di ansia acuta può non esser di aiuto. Per questo vi chiedo di apprendere gradualmente la tecnica, ritagliandovi 5 minuti di tempo al giorno, ad esempio in pausa pranzo o la sera prima di addormentarvi.

Così facendo vi ritaglierete qualche minuto al giorno solo per voi, prendendo confidenza con il vostro corpo e soprattutto con il ritmo del vostro respiro.

L’efficacia della tecnica è legata alla costanza nel praticarla. Vi accorgerete che la vostra mente in quei momenti riesce a rigenerarsi e ciò avrà un effetto benefico sia sul vostro corpo ma anche sulla vostra creatività e produttività.

Nel prossimo articolo vedremo in che modo associare il rilassamento all’immaginazione, grazie alla tecnica del luogo sicuro.

FOTO di Anja Stiegler

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