Nei precedenti articoli abbiamo parlato di respirazione lenta (Rilassiamo il corpo per liberare la mente) e di tecniche immaginative (L’immaginazione: un biglietto speciale per qualsiasi luogo).
In questo articolo vorrei mostrarvi in che modo la respirazione lenta, associata alle tecniche immaginative ci può aiutare a risvegliare le nostre risorse interiori.
Tutti noi abbiamo un bagaglio di risorse personali, di creatività, di forza positiva che ci consente uno stato di benessere nei confronti di noi stessi e degli altri. In alcuni periodi della nostra vita può accadere che eventi di vita, schemi appresi, tappe evolutive, ci possano portare ad una fase di apparente arresto, di blocco. In questi momenti la percezione che abbiamo di noi stessi cambia e ci sentiamo particolarmente vulnerabili e incapaci, possiamo perfino arrivare a mettere in dubbio tutto quello che abbiamo fatto e raggiunto fino ad ora nella nostra vita.
Vediamo in che modo possiamo utilizzare una tecnica immaginativa per risvegliare le nostre risorse.
Prima di procedere è importante precisare alcuni punti fondamentali:
- Queste tecniche non hanno funzione curativa, il loro scopo è quello di alleviare un’emozione molto intensa o aiutarvi ad esplorare nuovi parti di voi stessi o parti di voi dimenticate.
- VI SCONSIGLIO DI PRATICARE LA TECNICA DA SOLI SE:
– Vi trovate in un momento di forte agitazione o di fretta.
– Siete in un momento della vostra vita in cui l’umore è spesso basso e/o l’ansia è più o meno costante. In questo caso vi consiglio di CONSULTARE prima uno SPECIALISTA.
Questa tecnica può esservi di aiuto se sentite il bisogno di risvegliare la fiducia in voi stessi e l’entusiasmo perché vi sentiti scarichi o perché siete in procinto di affrontare una nuova prova difficile ed impegnativa.
State ad esempio pensando di dover affrontare un nuovo incarico lavorativo e vi sentite incapaci, un po’ timorosi e vulnerabili? Questo può esser un buon momento per utilizzare questa tecnica e andare a risvegliare le vostre risorse interiori.
PRIMO STEP
Come prima cosa prendiamo carta e penna e proviamo a scrivere di getto, tutto ciò che in passato ci ha fatto piacere raggiungere. Non fermiamoci solo su ciò che reputiamo di “successo” con la testa di un adulto, ma anche su ciò che ha reso felice la nostra parte bambina (che tutti abbiamo dentro di noi). Pensiamo quindi non solo agli aspetti prestazionali ma anche al piacere che può averci dato esser riusciti ad imparare un’attività piacevole, o dare il primo bacio, così come esser riusciti ad imporci con una persona che ci faceva stare male ecc…
SECONDO STEP
- Ora proviamo a sdraiarci comodamente e a respirare con consapevolezza, con il diaframma.
- Incamminiamoci verso il nostro rifugio interiore e una volta arrivati lì prendiamoci qualche minuto per rilassarci e gustarci il momento.
- Poi immaginiamo di avere di fronte a noi un grade schermo e possiamo posizionarlo alla distanza che preferiamo, alzando o abbassando il volume, cambiando la prospettiva a nostro piacimento.
- A questo punto proviamo a proiettare sullo schermo le immagini di una delle situazioni che ci sono venute in mente precedentemente, relative al raggiungimento di un nostro obiettivo. Proviamo a lasciare che sia la nostra mente a selezionare spontaneamente una di esse.
- Cosa vedete sullo schermo? Riuscite a vedervi dall’esterno mentre quel giorno eravate soddisfatti di voi stessi? Proviamo ad osservarci e ad ingrandire l’immagine.
- Ora proviamo ad avvicinarci sempre di più allo schermo, e immaginiamo di entrarvi, ritornando al momento passato.
- Adesso ci troviamo in quel giorno speciale, mentre stiamo vivendo quella particolare emozione. Come ci sentiamo? Riusciamo a percepire la fiducia in noi stessi? La sicurezza? E il pensiero del “posso farcela?” rimaniamo all’interno di questa situazione assaporandola fino in fondo, osservazione ciò che ci circonda e soprattutto le nostre sensazioni.
- Se ci vengono in mente frasi particolari che ci aiutano a rievocare quelle sensazioni o che ci danno spinta motivazionale positiva proviamo a ricordarle, così come un’immagine o una sensazione di quel momento.
- Ora torniamo sui nostri passi, ricordando a noi stessi che possiamo tornare a quel momento ogni volta in cui ne sentiamo la necessità.
- Aiutiamo il corpo a risvegliarsi gradualmente e a riprendere il normale tono muscolare.
Riprendiamoci con calma e senza fretta, tenendo con noi il rilassamento che abbiamo raggiunto e le sensazioni provate. Vi sono venute in mente frasi particolari? Scriviamole, possono esserci di aiuto in altri momenti.
Per qualsiasi ulteriore informazione potete scrivermi a mannarino.alice@gmail.com o tel al 3427009376
Immagine di Joel Robinson