Comunicare in modo assertivo significa essere in grado di esprimere le proprie opinioni, il proprio punto di vista, le proprie idee in modo diretto, non aggressivo e sincero. Una persona assertiva riesce a portare avanti i propri diritti senza calpestare gli altri o negare i diritti altrui. Possedere questa capacità consente di affrontare meglio la vita, evitando che gli altri si approfittino di noi.
Per imparare a comunicare in modo assertivo è necessario analizzare il proprio modo di comunicare e mettere in luce quali sono i propri punti di forza e quali quelli di debolezza. La comunicazione assertiva è una via di mezzo tra uno stile comunicativo totalmente passivo o remissivo e uno stile comunicativo aggressivo.
La persona con uno stile comunicativo in prevalenza remissivo tende ad anteporre le esigenze degli altri alle proprie, generalmente perché ritiene di essere poco capace, debole, poco intelligente o perché ritiene che le sue esigenze siano poco importanti oppure perché pensa di non avere il diritto di affermarsi. Quando una persona remissiva non è d’accordo con le decisioni prese da altri tende ad avere paura di opporsi, teme di non esserne capace e generalmente accetta tali decisioni per “quieto vivere”. Questo tipo di atteggiamento, reiterato nel tempo, porta la persona a sentirsi sopraffatta e trascurata, può provare rabbia, risentimento, avere scarsa autostima e depressione. Spesso è un circolo vizioso poiché gli altri tendono a non rispettare le persone molto remissive, a ritenerle incapaci di difendere i propri diritti.
La persona con uno stile comunicativo prevalentemente aggressivo si posiziona invece sul polo opposto, si tratta di una persona che difende i propri diritti in modo però prepotente, con forza e urtando i diritti degli altri. Generalmente queste persone amano competere e ritengono che i diritti degli altri siano inferiori ai propri. Ci sono persone con stile comunicativo aggressivo, le quali ritengono che gli altri abbiamo uguali diritti ma tendono comunque ad agire in modo prepotente per difficoltà nella gestione dell’impulsività. Quindi anche una persona aggressiva, così come quella remissiva, presenta scarse abilità comunicative, tende a perdere il rispetto degli altri e ad avere difficoltà nel mantenere relazioni personali intimi e affettuose.
Vi sono persone remissive che talvolta e in determinati contesti possono presentare uno stile comunicativo aggressivo. Si tratta di persone che in molti contesti di vita quotidiana preferiscono tacere, non esprimere il proprio disappunto. Questo non significa che a loro tutto vada bene, anzi di solito incassano il colpo, per poi scaricarsi in altri contesti, dove magari non temono il giudizio altrui e si sentono maggiormente a proprio agio. Se hanno incassato parecchio o se si sono sentiti feriti e non sono riusciti ad esprimere il proprio parere possono poi reagire in modo aggressivo e prepotente nel contesto in cui si sentono più sicuri. A tutti può essere capitato di non essere riusciti ad esprimere il proprio disappunto una volta, incassare il colpo, tornare a casa e reagire in modo aggressivo al primo diverbio con un proprio familiare. Questo può capitare una volta, ma se diventa una modalità comunicativa stabile può diventare problematica ed è importante riuscire a modificarla.
La persona assertiva è consapevole del propri diritti e dei diritti degli altri, questo la porta a cercare di esprimere il proprio punto di vista in modo tale però da non offendere gli altri. La persona assertiva è in grado di rivolgere una critica ma riesce a farlo in modo educato. Chi ha questo stile comunicativo riesce ad adattarsi alle situazione, qualche volta, di fronte a circostanze particolari può cedere, mentre in altre circostanze ha un atteggiamento di forte difesa del proprio punto di vista.
Ecco un esempio in cui vengono messi a confronto i tre diversi tipi di atteggiamento nella medesima situazione.
Serena è in coda al supermercato da parecchio tempo ed è quasi giunto il suo turno quando qualcuno le passa davanti dicendo: “Ho poche cose e devo scappare al lavoro, faccio veloce”. La gente in coda è molta e anche Serena ha fretta.
Cosa faremmo noi??
Remissivo: “non si preoccupi passi pure”
Aggressivo: “cosa crede che io non abbia fretta quanto lei?? Impari ad aspettare il suo turno!!”.
Assertivo: “Ho aspettato tanto anche io e adesso è il mio turno. Cerco di essere rapida, non dovrei impiegare molto.”
Ricordiamoci che se qualcuno reagisce negativamente ad un nostro atteggiamento assertivo, possiamo pensare che sia un problema suo, non colpa nostra. Se qualcuno cerca di metterci in difficoltà nel momento in cui stiamo esprimendo il nostro punto di vista in modo assertivo, probabilmente questa persona sta cercando di manipolarci ed è lui ad dover imparare qualcosa.