In questo articolo vorrei parlare di quelle emozioni e stati d’animo che quando si presentano ci creano molto turbamento e rendono più difficoltoso il nostro vivere quotidiano e il nostro equilibrio interiore.
Lo farò riportandovi una metafora/storia che trovo molto significativa, citata da R Harris in La trappola della felicità.
I DEMONI SULLA BARCA
Immagina di essere al timone di una barca in mezzo al mare. Sei confuso e non sai dove vuoi dirigerti. Nascosti sotto coperta c’è un gruppo di demoni, enormi e con i denti affilati che hanno fatto un patto con te: finchè tu continuerai a vagare senza meta per il mare, loro resteranno sotto coperta e non dovrai occupartene. Ma se ti poni un obiettivo e inizi a navigare verso riva loro saltano di sopra e iniziano a minacciarti, cercando in tutti i modi di farti paura. Ovviamente la situazione non ti piace per niente, pensi che l’unica soluzione sia chiedere scusa ai demoni e tornare a vagare senza meta in mezzo al mare. Tiri un sospiro di sollievo, e per il momento tutto sembra a posto.
In realtà il tuo desiderio era quello di raggiungere la riva, viaggiare con una meta e quindi se da un lato sei tranquillo perché i demoni hanno smesso di farsi sentire, al tempo stesso non sei soddisfatto, sei stufo di vagare senza meta. Inoltre inizi a provare invidia e risentimento per tutte le altre barche che ti sfrecciano davanti e che puntano verso riva. Sai che è li che anche tu vorresti andare. Perché loro si e io no?
A questo punto ci riprovi, un giorno ti fai coraggio e punti di nuovo verso terra. Ed eccoli lì i demoni, pronti a farsi sentire di nuovo!
<<Ma cosa stai facendo? Non ce la farai mai…sei un inetto!! È inutile che punti a terra non ci riuscirai>>
<<Davvero vuoi fare una cosa così pericolosa? E se poi la barca si rovescia…tu morirai…moriremo tutti…>>
E via discorrendo…
Ecco però il punto interessante: anche se i demoni sono così bravi a spaventarti e a minacciarti, in realtà non ti faranno mai male veramente. Non possono farlo! Tutto ciò che possono fare è spaventarti, il loro unico potere è la capacità di farti paura.
Il punto è questo però: se credi che ti faranno veramente ciò che dicono cadi nel loro gioco e saranno loro ad avere il controllo della barca.
Quando ti renderai conto di questo aspetto sarai libero e potrai condurre la barca ovunque tu vorrai, a patto però di esser disposto ad accettare le urla e le minacce dei demoni per un po’, sapendo che non possono farti male veramente. Lascia che loro si avvicinino, osservali e continua a guidare la tua barca verso la tua meta.
A questo punto starai pensando? Ma perché me li devo tenere sulla barca, non posso lottare con loro e buttarli in mare??
Certo puoi provarci ma sarai talmente tanto impegnato a lottare con loro da dimenticarti del timone e la barca rischia di andare alla deriva!
Potrai pensare? E quindi mi tocca vivere circondato dai demoni se voglio raggiungere la terra?
Si, è così. Ciò che percepisci come demoni non sono altro che le tue emozioni, pensieri, ricordi e impulsi. Non possiamo vivere senza le nostre emozioni e se impariamo a convivere con loro possono trasformarsi da demoni in bussole preziose necessarie per proseguire il nostro viaggio.
In realtà nel passato evolutivo della nostra specie la presenza di queste emozioni è stata fondamentale per la sopravvivenza. Per il nostro antenato che viveva nella foresta era molto importante valutare attentamente ogni pericolo e ogni volta che si spingeva ad esplorare una zona nuova lo faceva mantenendosi in uno stato di allerta <<Sii prudente!! Potrebbe esserci un nemico da quella parte che vuole ucciderti!”.
Questo meccanismo ancestrale è stato trasmesso di generazione in generazione ed è presente anche al giorno d’oggi in ognuno di noi. Attualmente dobbiamo aggiungere i messaggi verbali e non verbali che ci sono stati trasmessi dalle nostre figure di riferimento quando eravamo piccoli e cercavamo di compiere le nostre prime esplorazioni in autonomia. Tutti questi fattori insieme vanno a modulare l’intensità e le caratteristiche dei nostri stati mentali che possiamo metaforicamente associare ai demoni.
La buona notizia è questa: se lasci che i demoni ti minaccino e continui ad occuparti di ciò che desideri profondamente, ovvero raggiungere la riva, vedrai che dopo un po’ essi smetteranno di farti paura, rinunceranno e ti lasceranno in pace! Alcuni magari rimarranno per più tempo, ma imparerai a conoscerli e non ti sembreranno così spaventosi come ti sembravano all’inizio. Anzi, qual’ora dovessi incontrare un probabile pericolo, loro ti avvertiranno e a quel punto potrai scegliere se seguire ciò che ti stanno dicendo o continuare la navigazione. Mentre prima eri tu nelle loro mani, ora sei tu che hai il timone della barca!
Così facendo inizierai a guardarti intorno e vedrai che nella vita non ci sono soltanto quei demoni ma molto di più. C’è il cielo, il mare, il sole, i delfini e anche le sirene. Non sarai angosciato, bramando l’arrivo ma ti godrai il viaggio, assaporando ciò che riesci a conquistare di giorno in giorno.
Il primo passo per realizzare tutto ciò però è quello di ascoltare se stessi e i propri bisogni più profondi, in modo da guidare la nave verso ciò che si desidera davvero.
Per farlo prova a porti le seguenti domande:
Cosa farei di diverso se le emozioni e i pensieri negativi non fossero così un ostacolo?
Che cosa farei se la paura non fosse un problema?
Che cosa cercherei di fare se il pensiero di fallire non mi scoraggiasse?
Cosa desidero veramente?
Prenditi un po’ di tempo per riflettere su queste domande, magari scrivendo le tue risposte. Non avere fretta…prenditi tutto il tempo e magari più avanti torna a rifletterci sopra.
Fonte: La trappola della felicità (R. Harris)